La Tebaide del Cetinale

Itinerario circolare a piedi nella Montagnola Senese, a poca distanza da Siena, nel comune di Sovicille. 

La Toscana è una regione dove la storia ha profondamente plasmato il paesaggio naturale. Lo ha trasformato in ridenti poggi di vigne nel Chianti oppure in fertili campagne nella Val di Chiana. Lo ha terrazzato nella Lucchesia e nella Garfagnana per le coltivazioni più utili e propizie. Lo ha bonificato nelle Maremme e aperto di pascoli sui crinali dell’Appennino. In alcuni luoghi poi, non solo ha fatto questo, ma vi ha pure apportato il segno monumentale di sontuose ville e magnifici giardini. Il comune di Sovicille, nella Montagnola senese, è un territorio poco conosciuto dove si contano ben 55 borghi di origine medievale, un’infinità di ville e di castelli. Alcuni di questi edifici, coi loro parchi, per l’ineluttabile destino della storia, sono tornati oggi in una dimensione selvatica, avvolti nel manto ombroso del bosco e della macchia. La loro scoperta, a volta casuale, accresce la suggestione ed esercita la fantasia nell’immaginare la loro passata e più felice condizione: statue trapuntate di muschi, ninfei avvolti nelle edere, cappelle, edicole sacre, pievi e romitori issati sui poggi per l’infinito piacere di una perduta contemplazione.

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Partenza e arrivo: Villa del Cetinale, frazione di Sovicille. Si raggiunge dal capoluogo seguendo la strada per Ancaiano; poco prima di questa frazione si stacca, verso destra, la diramazione per il Cetinale. Distanza: 9.5 km Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti. Dislivello: 326 metri in salita. Condizioni del percorso: strade sterrate e sentieri; un tratto di strada asfaltata, ma senza traffico. Periodo più indicato: in ogni stagione. Orari di visita: Villa del Cetinale, visitabile su appuntamento, tel. 0577.311147.

Le buone soste. Per mangiare:Ristoro La Montagnola, Strada di Celsa 190 – Loc. Podere Luciano, Sovicille, tel. 338.1197857, ambiente rustico per una merenda lungo l’escursione. – La Cantina del Poggiaccio, Strada Provinciale Maremmana 541, località Palazzo al Piano, tel. 0577.344030, www.borgoilpoggiaccio.it, menu fra 40 e 70 Euro, con alloggio. Per dormire: – B&B Casa Giulia, località La Cetina 140, Sovicille, tel. 0577.318983 – 3343255073, info@casagiulia.it, camera doppia con colazione a partire da 70 Euro. – Azienda agrituristica Podere Motrano Lila Aurora, Strada provinciale 52 della Montagnola 108, Sovicille, tel. 0577.311072, www.motrano.it, pernottamento 30 Euro a persona, 15 Euro la cena su prenotazione. Info: Proloco Sovicille, via Roma 27, Sovicille, tel. 0577.314503, www.prolocosovicille.it – 

Itinerario pubblicato su BELL’ITALIA, dicembre 2012.

Questo breve itinerario pedonale parte dalla Villa del Cetinale, costruita intorno al 1680 per volontà del cardinale Flavio Chigi su disegni di Carlo Fontana, illustre architetto ticinese al quale si deve, fra l’altro, il completamento a Roma del palazzo di Montecitorio, già iniziato dal suo maestro, il Bernini. Negli annessi, nel XVIII sec., era insediata una manifattura di ceramica. Aggirando i giardini ‘all’italiana’ della villa si prende a salire lungo una stradella sterrata. Sulla destra, nella folta macchia, si costeggia il diroccato muro di cinta della Tebaide.

Era il magnifico parco della villa del Cetinale, punteggiato di statue a soggetto mitologico, oggi in parte ancora esistenti. Papa Alessandro VII, visitandolo intorno alla metà del XVII secolo, rimase estasiato dalla loro bellezza finché non si avvide che una di esse era una bella fanciulla in carne e ossa, la quale intimorita dalla presenza dell’illustre ospite si lasciò cadere dal piedistallo. La simpatica beffa era stata perpetrata dal fratello cardinale, in una sorta di trasgressione alla sacralità del luogo ispirato al deserto dell’alto Egitto dove nel Medioevo si ritiravano gli eremiti cristiani.  All’interno del parco si riconoscono ancora alcune statue di frati in atto di preghiera, croci in pietra, cappelle ed edicole ma non si riesce a ripercorrere l’originario e tortuoso cammino penitenziale che era stato ideato dal cardinale Chigi.

Superato il podere Campo di Pania si spunta sulla strada provinciale poco prima del Casale Luciano. Si continua ora sull’asfalto ma senza perdere di piacevolezza per via dei larghi scorci panoramici e della quiete dei luoghi. Si costeggia il Podere Sortoiano e, poco dopo, si scorge su un poggio poco distante, la Fattoria Celsa, in realtà un poderoso castellotto riconfigurato più volte nei secoli, sulla base dei disegni cinquecenteschi di Baldassarre Peruzzi, al punto da apparire vagamente posticcio.

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La torre di Pernina

Si lascia l’asfalto e passando per i Poderi Taverna e Bareto ci si avvia verso il borgo La Cetina (segnavia 110). Lo si può raggiungere oppure deviare prima, verso sinistra e continuare nell’alternanza di poderi con i loro campicelli a terrazzi e le dense fustaie dei lecci. Dopo il Podere Gabbreta, in rovina, la traccia si riduce a sentiero e spunta nella bella radura di Pernina, dalle cui case emerge la struttura e l’alta torre della pieve romanica di S. Maria, oggi però intitolata a S.Giovanni Battista (vedi l’immagine di copertina). Risale al XII secolo, ha una pianta a tre navate, capitelli lavorati e un’ampia abside.

Lasciando la chiesa alle spalle si traversa il grande prato in direzione del vecchio camposanto. Da qui un sentiero segnalato rientra nella macchia e arriva, dopo pochi passi, al Romitorio, in eminente posizione panoramica e dal quale si comprende l’intero disegno della tenuta del Cetinale, dalla quale si era partiti. Un viale prospettico discende la collina e traguarda la fronte della villa per proseguire oltre e perdersi fra le campagne di Sovicille. Era detto la Scala Santa e serviva proprio per raggiungere il romitorio, possente costruzione eretta nel 1716 dai Chigi per ospitare alcuni monaci cenobiti. Sopra le due logge dell’edificio, dentro un’arcata, è ricavata una enorme croce egizia a due bracci dove, su mensole, sono collocate alcune teste di santi. Seguendo il percorso selciato e passando per il Podere Cerbaia si fa infine ritorno al Cetinale.

Romitorio
Il Romitorio

l Museo del Bosco e della Mezzadria. 

Si trova a Sovicille ed è un’istituzione utile per comprendere i caratteri e l’evoluzione del paesaggio in questa parte del Senese, ricchissima di foreste e di macchia. Vi sono ricostruite le funzioni e i lavori che si svolgevano nei boschi: dal taglialegna al carbonaio, dalla coltivazione della castagna all’uso del legname. Inoltre il museo ha sviluppato una serie di itinerari pedonali di visita nel territorio di Sovicille per un’estensione complessiva di circa 50 km. Il museo si trova nella frazione Orgia ed è aperto da aprile a ottobre, dal giovedì alla domenica, dalle 15 alle 19. Per informazioni: tel. 0577.342097.

Albano Marcarini – LA FRANCIGENA PER PRINCIPIANTI – Collana Escursionismi 15 – Brossura, pag. 204, con foto, mappe, acquerelli e tracce gps scaricabili – Ediciclo Editore, Portogruaro 2016.

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