La pista ciclabile del Lago di Comabbio

Un’avventura sull’acqua.

«Se dovessi scegliere una casa di campagna la prenderei qui. Dalle alture di Varese, quando si comincia a scendere, si scorge ai suoi piedi una larga pianura dove si stendono basse colline. (…) fra le colline, dei bei laghi tranquilli, uniti, largamente sparsi, luccicano come specchi», dichiara convinto Hippolyte Taine in viaggio in Italia nel 1866. 

Il Lago di Comabbio è contenuto nella dimensione di poco più di 3 chilometri quadrati. Una perlina nell’insieme del paesaggio prealpino. Già lambito da un’offensiva superstrada (Vergiate-Besozzo), da qualche tempo ha avuto in cambio una bella pista ciclabile. Una bretella passante per la palude Brabbia lo collega alla ciclabile del Lago di Varese. La pista, inaugurata nell’estate del 2008, segue la sponda del lago per 14,8 chilometri. Non lunga, dunque, ma piacevole e dotata di un ‘must’, ovvero un tratto pensile sull’acqua realizzato in legno. 

Se si arriva dal Lago di Varese l’innesto è presso la rotatoria di Varano Borghi. Conviene percorrere la pista in senso orario, per avere il lago sulla destra. Si scende quindi lungo la sponda orientale e alcune propizie soste come al Lido di Corgeno. Poi si riprende lambendo la zona paludosa e di canneti che occupa la porzione meridionale del lago fino a portarsi a ridosso della superstrada Vergiate-Besozzo, al di là della quale, appoggiata su un declivo sta il paesetto di Mercallo dei Sassi. Vi chiederete perché ‘dei Sassi’: è per via dei numerosi ‘trovanti’, i blocchi di roccia alpina trasportati in epoche antiche dai ghiacci e qui depositati. Senza attraversare la superstrada si percorre una stradina complanare avviandoci in direzione nord in un punto dove il lago appare distante, separato dalla vegetazione palustre e da un lembo di campagna coltivata. Quasi subito però, una deviazione a destra, manda a un solitario lido dove si può godere un’altra veduta del bacino lacustre, chiuso sullo sfondo dalle colline e dal retrostante Campo dei Fiori. La ciclabile si infila nella campagna. Le case non sono lontane e si vede che queste sono ortaglie domestiche. C’è gente che lavora con zappa e forcone, c’è un incredibile numero di leprotti incautamente fiduciosi dell’uomo. A un tratto si avvicina una vecchia calchera, con il pozzo di cottura, attività di lunga data che, in seguito, ha condotto alla costruzione di un cementificio di cui dal lago, svettano le ciminiere. Ed ecco la sorpresa: la ciclabile salpa e sale sull’acqua grazie a un ponte separato dalla sponda. Vale la pena scendere dalla bicicletta e ammirare le ninfee, le gallinelle, le folaghe, i cigni che animano la vita del lago.


Lunghezza: 13.7 km.

Punto di partenza e di arrivo: Varano Borghi, ponte sul T. Margorabbia, alla confluenza della bretella con la ciclabile del Lago di Varese. La pista si raggiunge anche da Sesto Calende, collegata a Milano con la linea Fs Milano-Domodossola (Treno+Bici) con un tratto su strade secondarie passante per Oriano Ticino (km 5).

Condizioni d’uso: pista in asfalto o in calcestre; un tratto di 300 metri su una piattaforma pensile in legno parallela alla sponda.

Segnaletica: pannelli e indicatori.

Sicurezza: quasi tutto in sede protetta. 

Altimetria: pianeggiante, ma con alcuni brevi saliscendi abbastanza ripidi .

Dislivello: 50 m.

Mezzo consigliato: bici da turismo, city-bike; sconsigliata la bici da corsa.

Il momento migliore: dalla primavera all’autunno; invitante in estate nelle ore del tramonto.

Supporti: punti di ristoro e parco pubblico attrezzato a Ternate; lido in estate a Mercallo dei Sassi, area sosta a Varano Borghi.

Per saperne di più: A.Marcarini, La Ciclabile del Lago di Varese, Itinerari di Cycle!, 12, Milano 2019 (disponibile su https://guidedautore.it/store1/La-Ciclabile-del-Lago-di-Varese-p154910988

Da fare in più: con la bretella di Varano Borghi si può raggiungere la Ciclabile del Lago di Varese.


LE SOSTE

1. L’emissario Brabbia. Fa defluire l’acqua del lago verso nord, verso il Lago di Varese che, a sua volta, la riversa nel Lago Maggiore. Il vicino paese di Varano assunse la specificazione Borghi per via della famiglia di industriali che stabilì, fin dal 1819, una grande filatura e tessitura di cotone. Per assicurarsi l’acqua necessaria a muovere i macchinari, i borghi acquistarono nel 1864 dal duca Litta Visconti Arese i due laghi di Comabbio e di Monate per la somma di 100 mila lire dell’epoca.

L’emissario Brebbia

2. Il canneto di Mercallo. Sulla sponda sud-occidentale del lago, già utilizzato per l’estrazione della torba, è il rifugio dell’avifauna del lago. Sono molte le specie che vi transitano o vi nidificano. Gli studiosi hanno poi rinvenuto delle lumachine (in termini più scentifici ‘malacofauna’) che vivono solo in questo lago. Il Lago di Comabbio è un’eredità dei ghiacciai che in epoca quaternaria occuparono tutta l’area a sud di Varese. Dapprima depositarono delle more, ovvero dei fronti di detriti, poi ritirandosi in epoche più calde lasciarono nelle conche interne dei piccoli bacini lacustri come appunto il nostro.

Panorama sul lago

3. Il parco pubblico di Ternate. Possiede alberi secolari e prati a raso che giungono fino alle sponde. Si tratta della pertinenza di Villa Leonardi, residenza ottocentesca del conte Emilio della Sala. La villa passò all’inizio del Novecento a una famiglia della corte dei Savoia e la stessa regina Elena vi fu ospite, nel 1931. Può giustificare una sosta prima di ritornare al punto da cui era iniziato l’anello.

La passerella sul lago

Albano Marcarini, LA CICLOVIA DEL TICINO, In bici da Sesto Calende a Pavia, Itinerari di Cycle 23, prima edizione 2022, 56 pag. con mappe, foto e acquerelli.

La Valle del Ticino si apre nella Pianura Padana, dal Lago Maggiore fino al Po, sotto Pavia. È la più vasta area fluviale protetta d’Europa. Questa guida l’avvicina in bicicletta, il mezzo ideale per esplorarla e traccia un filo rosso da Sesto Calende a Pavia, per 122 km. Per la prima volta il percorso è ricavato sulla sponda destra del fiume, la meno conosciuta rispetto a quella lombarda. Un tracciato su strade campestri e piste ciclabili, quasi esclusivamente riservato ai ciclisti e ai pedoni. All’acquisto, disponibili e scaricabili le tracce gpx.

6,00 €


2 risposte a "La pista ciclabile del Lago di Comabbio"

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