Bellagio, la bella del lago

Itinerario a piedi nel centro storico e nelle frazioni a lago di Bellagio, in provincia di Como.

Bellagio si trova all’apice del triangolo di montagne che divide il Lago di Como in due rami. Una posizione invidiabile, un clima mite, un panorama fra i più incantevoli d’Italia. Il nostro itinerario parte da San Giovanni, uno dei tanti borghi sparsi sulla punta del lago, e arriva al centro storico di Bellagio; sono meno di 7 chilometri con appena 200 metri di dislivello, che si snodano fra le delizie delle ville e dei giardini, pievi romaniche e spettacolari scorci sul lago: l’ideale per gli spiriti romantici.

Bellagio.lungolago (1)
Bellagio

Una volta raggiunta Bellagio, il piacere continua visitando questa vera perla del Lario, con la sensazione di tornare indietro di un secolo, quando la località era soggiorno ricercato da artisti, uomini illustri e danarosi turisti anglosassoni. Oggi nelle viuzze del borgo si affacciano negozi dalle aggraziate insegne; i tavolini dei caffè invitano a una sosta via l’altra; i battelli scandagliano il lago con la lentezza d’un tempo; premurosi camerieri s’affaccendano nelle hall dei grandi alberghi dai titoli altisonanti, gli stessi di un secolo fa: Villa Serbelloni, Hôtel du Lac, Genazzani & Metropole, Excelsior Splendide… Nella storia gli stessi di un secolo fa: Villa Serbelloni, Hôtel du Lac, Genazzani & Metropole, Excelsior Splendide…

Bellagio.ch.S.Giacomo
Bellagio, S.Giacomo

Nella storia Bellagio restò spesso legata a Milano subendo le rivalse della vicina Como. Alla fine del Settecento il suo impianto urbano risultava definito, con il tipico andamento a vie parallele, perpendicolari alla sponda del lago. A contrassegnare il successivo XIX secolo fu il rinnovamento degli edifici: nacquero allora ville patrizie in felici posizioni sul lago – come la nobile Villa Melzi, residenza del vicepresidente della Repubblica Cisalpina ai tempi di Napoleone – alberghi e pensioni per soddisfare la clientela altoborghese dei Paesi del nord Europa. Tanti i nomi illustri che amarono Bellagio e ne scrissero: Stendhal, Shelley, Flaubert, Longfellow, Liszt ecc.

«Quando scriverete la storia di due amanti felici – ha lasciato detto nel 1837 il celebre compositore ungherese Franz Liszt – ambientatela sulle rive del lago di Como. Non conosco contrada più palesemente benedetta dal cielo; non ne ho mai visto un’altra in cui gli incanti d’una vita d’amore potrebbero sembrare più naturali».

Punto di partenza: S. Giovanni (Crella). Si raggiunge da Como con gli autobus della linea SPT (https://www.asfautolinee.it). L’auto è sconsigliata. Punto di arrivo: Bellagio. Il ritorno a Como avviene in aliscafo o con in battello.

Distanza: 6.7 km. Tempo: 2 ore (senza le soste). Dislivello: 208 metri. Condizioni del percorso: strade secondarie e viottoli. Periodo consigliato: ogni stagione. Dove mangiare: Darsene di Loppia, Via Melzi d’Eril, loc. Loppia, tel. 031.952069; Ristorante Barchetta, salita Mella 15, Bellagio, tel. 031.951389.

Pubblicato su Bell’Italia nel settembre 2007 – ©Albano Marcarini 2018.

Bellagio1 – Se arrivate da Como in bus la fermata e Villa Crella. Un viottolo scende alla frazione San Giovanni. Dinanzi al molo si fronteggia la chiesa di S.Giovanni Battista, oggi in veste settecentesca.

S.Giovanni.CO copia
San Giovanni

2 – Lasciato S. Giovanni ci spostiamo nella piazzetta S. Andrea a Guggiate, fra facciate di vecchie case, un oratorio barocco e lo spalto d’accesso a Villa Ciceri. Qui parte la lunga gradonata che sale alla collina di Suira e che ci apprestiamo a percorrere.

3 – Quando si giunge a un bivio si piega a sinistra. Il viottolo, che porta il nome di Alessandro Volta, torna sulla provinciale all’altezza del viale d’accesso di Villa Giulia, realizzato nel 1813: una ‘tagliata’ verde di un chilometro, bordata da un doppio filare di cipressi. A fianco, sul lato sinistro, spicca fra gli alberi, l’esile campanile romanico di S. Maria di Loppia.

4 – In fondo alla scalinata si accede alla Darsena di Loppia con il caratteristico molo e il tempietto di Villa Melzi; la villa fu disegnata da Giocondo Albertolli e costruita fra il 1808 e il 1810.

S.Maria di Loppia.CO copia
Santa Maria di Loppia

5 – Seguendo la cinta di Villa Melzi ci si riavvicina e si sottopassa la provinciale per imboccare Via Vitali fino alla pedonale Via del Bello che sale sul colle di Aureggio, minuscola frazione di Bellagio con la chiesetta, intitolata a S. Carlo, e le sue case strette lungo Via del Pozzo.

6 – Contornando il poggio della Villa dei Pini lungo Via del Montù avremo accesso all’altro ramo del lago, e precisamente a Pescallo, in passato uno dei maggiori porti di pesca.

7 – Ora l’itinerario, lungo Via Sfondrati, si avvicina al colle del Castello, al vertice dei due rami del lago, con le pertinenze della Villa Serbelloni, e, infine entra nel centro storico di Bellagio.

8 – Per la centrale Via Garibaldi si raggiunge la chiesa di San Giacomo, possente architettura in pietra del’200, quindi tramite una delle tante ‘salite’ (ma, nel nostro caso una ‘discesa’) si accede al lungolago, con i caratteristici portici, i negozi, gli alberghi e l’imbarcadero.

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Cover varese

Albano Marcarini, La ciclabile del Lago di Varese , 32 pag., 2a edizione, 2019 – ISBN 9782940365937

Il Lago di Varese, gemma delle Prealpi, è contornato da una ciclabile. La bellezza di pedalare nel verde, fra borghi, chiostri, ville, stagni e piccoli ‘porti’ di pesca. Con le occasioni di sosta gastronomica e lo stupendo panorama sul Campo dei Fiori. Una gita in bici a portata di pedale, per tutti.

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