Montebotolino, il paese delle case volanti

Itinerario a piedi nell’alta Val Marecchia, nel comune toscano di Badia Tedalda.

«Certe sere i casoni di Montebotolino volano via e sembrano delle macchie rosa sopra una tela trasparente. D’inverno, se piove, restano coi piedi dentro le pozzanghere e l’acqua gli scivola addosso come se fossero delle rocce.» (T. Guerra, Il libro delle chiese abbandonate).

Montebotolino.LRChi volesse rendersi conto di come si viveva nel Medioevo fra la Toscana, la Romagna e le Marche non deve recarsi a Gradara o a San Marino, le cittadine che rievocano un po’ ad arte i fasti di quel periodo storico, ma deve scegliere come meta un minuscolo villaggio della Val Marecchia, nascosto nelle pieghe delle montagne, le più aspre e ventose che si possano immaginare. Si chiama Montebotolino. Non si sa perché abbia un nome così infantile dato che le sue case contano i secoli e le pietre i millenni. Certo è che lì il tempo si è fermato. Solo gli abitanti se ne sono andati, il resto è come ai tempi dei feudatari e degli abati. Al villaggio si sale per la vecchia mulattiera non per la moderna strada, comunque disagevole. Il cammino prende le mosse da Rofelle, frazione di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. Qui si trova una simpatica osteria, detta Herbosteria per via del menù a base di erbe e fiori che può predisporre all’escursione o ripagarla alla fine della giornata. Vengono proposte prelibate ricette di stampo rinascimentale come il carpaccio ai fiori, le tagliatelle con i prugnoli, la faraona alle ghiande e la torta di borragine. A questo punto si parte seguendo per breve tratto l’asfalto, poi si devìa a sinistra passando accanto al vecchio cimitero fino a raggiungere il guado sul Fossone. Le pendici sono ammantate di prati smeraldini e sparse di casali. Ora la mulattiera affronta decisa la costa del monte, lasciando aperta alla vista la lontana veduta del fondovalle e dei monti d’Urbino. Anche quando si entra nello scuro del bosco non si perde la traccia, battuta per secoli da uomini e animali.

Montebotolino.winter.LR
Montebotolino in inverno

Si ha l’impressione di vederlo, prima o poi, questo villaggio, ma non s’immagina di scorgerlo orribilmente esposto a una vertiginosa parete di roccia. La chiamano il Paradiso. Le case stanno lassù, in fila, a sfidare la terra e il cielo. Nel 1301 a Montebotolino viveva Agnolo, detto il Malizia, capostipite della famiglia che tenne il feudo fino a quando altri prepotenti non la soverchiarono. Non si viveva in pace, ma di soprusi e rapine per via dei molti pretendenti, nobili o meno nobili, spalleggiati dal potente abate di Badia Tedalda. Come se non bastasse la povertà del luogo! Anche la chiesuola di Montebotolino cerca un po’ di quiete, avvinta fra le dimore del villaggio, con una facciata che sembra quella di una casa contadina, forse per celarsi alla vista dei sacrileghi o dei ladri. Dentro, infatti, si trova ancora una terracotta smaltata, di scuola robbiana, con S. Tommaso che tocca il costato di Cristo risorto. Invano cercherete una famiglia a Montebotolino: d’inverno si dice abiti una sola persona, l’ultimo dei 60 che popolavano ancora il villaggio nel dopoguerra. Allora si viveva di poco; quel tanto di patate e fagioli, di verze e pomodori che dava la terra.  D’estate è diverso; molti salgono per la villeggiatura e diverse case sono state risistemate. Un gesto riconoscente e devoto per un villaggio che racconta le sue storie al vento e qualche volta agli uomini, se ancora sono disposti ad ascoltarle.

Punto di partenza e arrivo: Rofelle, frazione di Badia Tedalda (AR), a 58 km da Arezzo. Si raggiunge da Arezzo con la statale 73 fino a Sansepolcro, quindi con la statale 258 del Passo di Viamaggio fino a Badia Tedalda. Da Badia si seguono le indicazioni in loco per Rofelle (a 5 km). Badia si raggiunge anche da Rimini (59 km) risalendo la Val Marecchia con la statale 258. Tempo di percorrenza: 1 ore e 15 minuti (solo andata). Buona mulattiera percorribile da tutti. Dislivello: 185 metri. Segnavia: n.ro 15, con tacche bianco/rosse e cartelli direzionali. Periodo consigliato: tutto l’anno salvo in inverno con forte innevamento. Dove mangiare. A Rofelle si trova l’accogliente l’Herbosteria (tel. (tel. 0575.714017).). Indirizzi utili: Pro Loco Badia Tedalda, tel. 0575.714014, www.prolocobadiatedalda.it Per saperne di più: M. Bonaccini, Il paese sul Paradiso, Pro Loco Badia Tedalda 1998.

Montebotolino.map

Itinerario pubblicato su BELL’ITALIA 216, aprile 2004. Aggiornato il 13.12.2009.

L’escursione si potrebbe completare con la salita alla vetta del monte omonimo (meno di un’ora)per contemplare il villaggio dall’alto. Si tratta però di un percorso non agevole, dove occorre scavalcare qualche recinto e seguire una traccia non sempre sicura. Vale solo per chi si orienta con facilità.

La frazione Rofelle si trova a 5 km da Badia Tedalda. Si parcheggia presso l’Herb’osteria.  Prima di iniziare l’escursione si può visitare la chiesa di Rofelle, di antica fattura.  Dinanzi ad essa si trova un cippo romano, memoria della strada Ariminensis che risaliva la vallata. A piedi si raggiunge il vecchio cimitero, poi si scende nella valle del Fossone traversando a guado il corso d’acqua. Subito dopo inizia la vecchia mulattiera per Montebotolino. Si sale nel bosco rado che poi si trasforma in una scura pineta. Dopo circa un’ora di salitasi scorgono sulla linea di cresta della montagna le case di Montebotolino, dello stesso scuro colore della pietra che le sorregge. Si entra nel villaggio per vedere la chiesuola di S. Tommaso. Avendo ancora un po’ di forza nelle gambe si può raggiungere la vetta del Monte Botolino. Si erge nascosta dagli alberi sopra il villaggio e si raggiunge in meno di un’ora lungo un sentiero che poi si confonde con i prati sommitali. Da lassù si gode un estesissimo panorama sulla Val Marecchia e sull’Alpe della Luna. Il ritorno si compie sullo stesso percorso dell’andata.

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44 pag., 1a edizione 2017. ISBN 9782940585151 Questi itinerari sono studiati nei dintorni di Ravenna, fra la costa, le pinete e le valli da pesca del litorale adriatico. Il primo itinerario inizia da Cervia e porta a Ravenna. Il secondo, dalla città si proietta verso nord, fino alla bordura delle Valli di Comacchio.

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3 risposte a "Montebotolino, il paese delle case volanti"

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  1. Gentile dottor ALBERTO sono rimasta affascinata dell’articolo sul MONTE BOTOLINO, Sto cercando -per vivere fra percorsi naturali dove raccogliere erbe piante bacche frutta selvatica ecc. -. STO CERCANDO BORGHI NON COMPLETAMENTE ABBANDONATI DOVE TROVARE CASA COLONICA CASALE O RUSTICO ALTRIMENTE APPARTAMENTO CON TERRENO PER ORTO. Mi piacerebbe tanto MONTE BOTOLINO. Sa sia abitato e dove potrei rivolgermi?
    Se ciò non è possibile può consigliarmi altri luoghi con le caratteristiche che cerco, va bene ovunque campagna anche montagna con sorgenti boschi fiumi laghi da raggiungere con una bella camminata. SPERO TANTO…. Aspetto sue notizie. Gloria

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      1. Ringrazio e spero di fare amicizia con camminatrici e Camminatori d’autore ovunque vadano.

        L’ importanza per me è vivere nella natura con aria sana e piante e fiori selvatici non trattati.

        A presto spero….

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