Itinerario a piedi nelle montagne friulane, nel comune di Sauris
Sauris, villaggio carnico, ha saputo conservare molte cose: la lingua, di antico ceppo germanico; il modo di costruire le case in legno; gli usi e gli squisiti prodotti della tradizione contadina come il prosciutto e la birra. Intorno ai villaggi, i sentieri portano alle malghe di alta quota, ‘fabbriche’ di latte e formaggi. Dal Monte Pieltinis le si domina tutte, oltre alla fantasmagorica cornice delle Alpi Carniche.
Difficoltà: bassa. Lunghezza: 14 km Durata: 5 ore. Dislivello: 680 metri. Condizioni del percorso: segnavia bianco/rossi 204 – 206 -218 – 2A – Partenza e arrivo: Sauris. A 88 km da Udine, si raggiunge in auto con l’autostrada A23 per Tarvisio uscendo a Carnia, quindi con la strada 52 fino ad Ampezzo e con la provinciale 73 fino a Sauris.
Dove mangiare: Rifugio Eimblat de Ribn, 339.5723559, con possibilità di alloggio. Dove dormire: Hotel Morgenleit***, Sauris di Sotto, 0433.86166. Indirizzi utili: Ufficio turistico di Sauris, Sauris di Sotto, 0433.86076.
Pubblicato su Airone, agosto 2006 – ©Albano Marcarini
A – Si parte da Sauris di sopra (alt. 1394) salendo la ripida strada per la Sella di Festons.
B – Appena sotto il crinale si abbandona la strada e si impegna il sentiero 206. È un panoramico percorso che segue la cresta montana che sovrasta a settentrione Sauris. Si godono belle vedute sui villaggi e sul lago di Sauris, ma si fanno anche incontri con le mandrie che pascolano placidamente tra i fiori. Molto frequenti le piante officinali, come la vistosa Arnica montana, che i nostri avi usavano per la cura dei dolori reumatici e articolari.
C – A un tratto il sentiero si alza puntando, con qualche andirivieni, alla facile vetta di Monte Pieltinis (alt. 2027). Siamo ben al di sopra dei boschi e la vista spazia a 360° sull’opposta Val Pesarina e sulla catena delle Alpi Carniche con il M. Coglians in bella evidenza. Dalla vetta si scorge anche la Malga Pieltinis a cui si perviene con una discesa fra prati e lungo una strada carrabile.
D – Poco prima degli edifici si imbocca a destra il sentiero 218 che aggira la conca della malga e punta verso la tondeggiante cupola del M. Rinderperk. Una sosta per un respiro e poi giù, sullo stretto e ripido sentiero che porta al Rifugio Eimblat de Ribn, accogliente luogo di ristoro.
E – Dal rifugio si torna a Sauris di sopra seguendo le strade forestali, ben segnalate. Una volta tornati nel villaggio non mancate una visita al locale Museo etnografico, il cui sapiente allestimento illustra la storiadi una vera ‘isola’ alpina, e alla cooperativa di tessitura per i raffinati abbigliamenti.
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