Itinerario pedonale in provincia di Perugia, a nord del Lago Trasimeno.
Partendo da un’ospitale azienda agrituristica sui colli retrostanti il lago Trasimeno, questo itinerario pedonale copre un anello panoramico fra boschi di querce, casali in abbandono e vecchi sentieri usati dai pastori.
Punto di partenza e di arrivo: Villa Stampa, azienda agrituristica ricavata in un podere settecentesco con possibilità di alloggio e ristoro. Di particolare cura la cucina, che propone piatti della tradizione umbra e ricette vegetariane. L’azienda si raggiunge in auto da Perugia (34 km) seguendo il raccordo autostradale per la Val di Chiana fino all’uscita Passignano Est; quindi percorrendo un tratto di circa 13 km della strada provinciale 145 per Lisciano Niccone. L’accesso segnalato all’azienda si trova in località Pian di Marte. Villa Stampa, tel. 3203454340, www.villastampa.com
Lunghezza: 15.4 km. Dislivello: 569 metri. Percorso: strade campestri sterrate. Segnavia: inesistente o frammentario. Praticabilità: buona, un tratto di circa 300 metri dopo la torre di Fiume può risultare infrascato. Periodo: inverno, primavera. Dove mangiare: nessun punto di ristoro sul percorso, provvedere per una colazione al sacco.
1.Si prende avvio dal podere La Stampa (m 370), poco distante dalla rotabile per Lisciano Niccone. Il nome del podere deriva dalla vicinanza con l’antico confine fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana e dal fatto che qui si rilasciavano le ‘stampe’, ovvero i lasciapassare per i viandanti.

Si scende fino a Pian di Marte, località di case sparse che ricorda nel riferimento mitologico una delle fasi finali della battaglia persa dai Romani contro Annibale nel 217 a.C. Si segue verso destra la provinciale 143 (direzione Passignano sul Trasimeno) fino alla prima curva che scavalca un fosso.
Prima del ponticello si segue a destra una campestre che fra campi di girasole lascia poco in alto il casolare Palazzetta. Si supera richiudendolo un cancello di filo spinato e si sale alla diruta chiesuola di San Lorenzo (m 346). Vi si gode una bella vista della valle del Fosso Rimbocco, di cui faremo l’intero periplo. Al di là del fosso spicca La Stampa, punto di partenza e d’arrivo dell’itinerario.
2. Aggirato un umido vallone ci si attesta ai piedi della possente Torre di Fiume (m 419). Dovrebbe essere il solo resto di un castello medievale collocato dai perugini, sul limite nord-occidentale dei loro territori.
Si continua a risalire la dorsale del colle, ma con una certa attenzione per via dei rovi e delle molte tracce diversive. Occorre costantemente riconoscere la via più antica, segnata da cordoli di pietre e tratti selciati. Più in alto si perviene a un bivio con una carrabile: la si impegna verso destra continuando la salita; sui tronchi d’albero compare di tanto in tanto il segnavia 3.
Infine ci si raccorda con la strada di crinale e si prosegue sempre verso destra. Fatti pochi passi appare la prima larghissima veduta sul bacino del Trasimeno, sulle sue isole e sulla lontana cornice di altre colline.

3. Questa strada, ‘imbrecciata’ (cioè inghiaiata) e ben battuta, perviene fra pascoli al colle delle Guardie (m 516) da cui a sinistra si può scendere per asfalto a Passignano. Le Guardie erano due alti cipressi ai lati della via, purtroppo perduti. Ci si mantiene lungo il crinale e, dopo una ripida rampa, si nota un crocevia di strade campestri. Si segue (fare attenzione!) la seconda traccia sulla destra, lasciando a questo punto la via di crinale. La stretta via si inoltra nel denso bosco di querce che degrada fino al sottostante Fosso Rimbocco. Questo tratto è piacevolissimo, piano e protetto dalla cortina degli alberi; si possono scorgere scoiattoli e, con un po’ di fortuna, la volpe. Si giunge alla testata della valle e si torna a ritroso sull’opposto versante salendo di quota fra lembi di campi lasciati incolti.

4.Si lambiscono i ruderi e la rovinata chiesa di Corgna (m 609), villaggio abbandonato ormai da decenni. All’ombra del grande pino, dirimpetto alla chiesa, si può riposare e poi, magari, fare una capatina al vicino camposanto, ultimo silenzioso testimone del passato di una comunità.

5.Un’ultimo tratto di salita mette infine al Belvedere (m 680), valico aperto fra i pascoli. Si segue la strada di destra che rispetta il crinale lasciando a sinistra varie diramazioni che scendono a Lisciano Niccone. Inizia il tratto di ritorno. Giunti a un quadrivio, a poco distanza dal Poggio San Martino (m 671), si piega a destra e si scende verso valle. Si mantiene la direzione principale, tralasciando gli accessi ai vicini poderi. Di fronte si gode la visuale di tutto il percorso fatto. Giunti sul fondovalle in corrispondenza del Casale Belfiore (m 325), si piega a sinistra e con un lungo rettifilo fra i campi si torna al podere La Stampa, dal quale eravamo partiti.
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Bellissimo itinerario!
Non vedo l’ora di poterlo provare con la mia famiglia, Bravo Marcarini!
Daniele
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L’ha ribloggato su sentieri d'autore.
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