Il sentiero d’inverno della Val Roseg

Itinerario a piedi nella Val Roseg, in Alta Engadina, nel comune di Samedan.

Una valle nascosta, dietro i luccicanti specchi degli alberghi di St.Moritz, una valle che ospita una delle più consistenti popolazioni di camosci dei Grigioni. In inverno la si percorre a piedi fino all’albergo, di fronte ai ghiacciai, e si torna, volendo, con la slitta trainata dai cavalli come i turisti d’antan.

ScansioneDifficoltà: facile. Distanza: 7 km (andata). Dislivello: 225 metri in salita. 

Partenza: Pontresina. Si raggiunge da Tirano o da St.Moritz con la Ferrovia Retica, www.rhb.chArrivo: Albergo Roseg, alt. 2000 m, alla testata della valle.

Condizioni del percorso: sentiero invernale, segnalato con bastoni arancio e neri.  Dove mangiare e dormire: all’Hotel Roseg, in fondo alla valle, 0041.81.8426445. Contatti utili: Uff. turistico di Pontresina, 0041.81.8388, www.pontresina.com

V.Roseg.torrente
L’Ova da Roseg

Pubblicato su Airone – ©Albano Marcarini 2018

1. Dalla stazione di Pontresina si seguono, verso destra, le indicazioni per la Val Roseg.

2. Si supera a livello la ferrovia e si comincia a seguire la strada, vietata alle auto, per la valle. Curiosamente la Val Roseg, per antichi retaggi, non appartiene a Pontresina ma al più lontano comune di Samedan. Oggi è area protetta e tutelata. Ogni trasformazione dell’ambiente è vietata.

3. Dopo aver superato un deposito di legname, il sentiero invernale si stacca dalla strada e, pur standone vicina, attraversa prati e entra nel lariceto.

Stambecco
Camoscio

4. Si passa accanto al rifugio Acla Colani, dal nome di un leggendario cacciatore di camosci. Oggi questi animali vivono in pace. Alle prime ore del mattino pascolano vicino alla strada e sono facilmente visibili. Va ricordato però che la vallata, al mattino, è in ombra e spira, di solito, un vento freddo proveniente dai ghiacciai del Bernina. L’ideale è di iniziare la passeggiata intorno alle ore 11.

5. Giunti al ponte dell’Alp Prima si passa sull’altra sponda del torrente. Pian piano lo sguardo conquista il fondo della valle con una maestosa cresta di cime e di ghiacci. Il sentiero insiste nel bosco e ripassa più volte la strada. Di tanto in tanto incrocia anche la pista di fondo (bastoni celeste).

6. Il bosco sale parecchio di quota e macchie di larici insistono anche oltre 2000 metri, quando si raggiunge il ponte che introduce alla testata della valle: al margine di un vasto e luminoso ripiano sono collocate un paio di baite e il ristorante. Il ritorno può avvenire a piedi, sullo stesso percorso, o utilizzando il servizio di slitte a cavalli. Le partenze sono cadenzate di ora in ora, ma è anche possibile, in gruppo, effettuare corse extra.

Ristor.Roseg
L’albergo-ristorante in Val Roseg

Se avanza tempo si possono anche fare due passi a Pontresina, località turistica che godeva già di grande fama nel Medioevo sulla strada del Passo del Bernina. La chiesa di S. Maria è degna di nota.

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Albano Marcarini, LA STRADA PRIULA, Lyasis Ed. 2009, 144 pagine, con foto, mappe e acquerelli.

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