Un sentiero da… Fermo

Scansione 1Itinerario a piedi lungo la costa adriatica marchigiana.

Non si sa come ma piccoli lembi del paesaggio costiero sopravvivono anche lungo l’affollata costa adriatica. Come nel Bosco del Cugnolo, a pochi passi da Fermo, dove si può apprezzare un lembo dell’originaria falesia sabbiosa risalente al Pliocene (oltre 7 milioni di anni fa).

Difficoltà: bassa. Lunghezza: 2.4 km. Durata: 1 ora e 20 minuti. Dislivello: 60 m. Condizioni del percorso: sentiero, strade comunali. Partenza e arrivo: Torre di Palme, frazione di Fermo, raggiungibile deviando dalla statale 16 Adriatica, circa 4 km dopo Porto S.Giorgio in direzione Pescara.

Dove mangiare: a Torre di Palme, Osteria Il Galeone, via Piave 10,  0734.53631. Dove dormire: Agriturismo Casa Vecchia, via Aso 11, Lapedona,  0734.933159. Indirizzi utili: Cai, Sez. di Fermo, Largo Mora 5, Fermo.

Torre di Palme1 copia
Torre di Palme

A – Prima di avviarci per il bosco si deve visitare il borgo di Torre di Palme, proteso su uno sprone in direzione e a dominio della costa, già fortino dello scalo marittimo medievale di Palma. Lungo l’asse principale si affacciano ben 4 chiese, tutte originarie del XI-XII secolo. Quella intitolata a S. Agostino conserva un polittico di Vittore Crivelli. Si notano, aggirando il borgo dal perimetro esteno, anche gli apparati murari e un torrione ben conservato.

B – Seguendo le indicazioni si raggiunge in breve il punto di partenza del sentiero, accanto a vecchie porcilaie. Seguendo la staccionata si scende nella valletta del Fosso Cupo, avendo sul fronte opposto la lunga schiera delle case di Torre di Palme (nel disegno). Una folta vegetazione di canne e di giovani querce accompagna il cammino. Quando la parete si avvicina si nota la composizione friabile della duna fossile sulla quale camminiamo.

C – In breve si giunge a scorgere il mare e, di fronte a un’isolata e decaduta villa, si risale il pendio.

ScansioneD – Al primo spalto, una diramazione a destra manda alla Grotta degli amanti (accesso difficile), così chiamata per essere stato rifugio di due innamorati durante  l’ultima guerra. Tornati al percorso principale si procede ora lungo una strada sterrata che, compiuto un tornante, ritorna verso l’entroterra salendo di quota. Gli scassi accanto alla strada portano in evidenza altri strati di sedimenti marini del periodo pliocenico.

E – Superata una cascina si perviene infine sull’asfalto. La direzione di destra (via Valle) riporta all’inizio del sentiero e, quindi, a Torre di Palme.

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