Itinerario a piedi nel Parco regionale delle Madonie, verso la colonia di agrifogli giganti di Castelbuono.
Sulla montagna che sovrasta Castelbuono si stendono vasti boschi popolati da lecci, castagni e maestose querce. Salendo per sentieri si giunge a una radura dove spicca una scura e compatta macchia di alberi. Sono gli agrifogli giganti di Piano Pomo: una vera rarità vegetale per dimensioni e aspetto. Sono un relitto della vegetazione dell’Età terziaria, sopravvissuta alle glaciazioni.
Difficoltà: bassa. Durata: 2 ore e 30 minuti. Lunghezza: 5 km circa. Dislivello: 238 metri in salita.
Partenza e arrivo: rifugio Francesco Crìspi a Piano Semprìa. Si raggiunge da Castelbuono (10km), distante 89 km da Palermo.
Alla cittadina si arriva con l’autostrada per Messina (uscita Castelbuono) e con un tratto della statale 286. Segnavia: cartelli di legno. Condizioni del percorso: sentiero e strade forestali.
Dove mangiare e dormire: rifugio Crìspi, Piano Semprìa, Castelbuono, 0921.672279, http://www.clubalpinosiciliano.it/?p=558, 368,989887.
Contatti utili: Ente parco delle Madonie, SS 0921.684011, http://www.parcodellemadonie.it ; Ufficio turìstico di Castelbuono, 0921.673467.
A.L’itinerario prende il via dal rifugio Crispi, accogliente struttura del Club Alpino siciliano, posta nella radura prativa di Piano Sempria, dove giunge la strada carrozzabile.

All’inizio si può salire per una strada forestale o per sentiero fino a una catenella. Accanto vegeta una roverella pluricentenaria entro la quale è stato ricavato un altarino.
B. Qui si lascia la pista e si prosegilè sili sentiero che si addentra in una scura fustaia di roverelle. I tronchi sono ricoperti di licheni, indice di buon equilibrio ecologico. Nei vuoti, sulle rocce, spuntano già gli agrifogli, per ora in forma di arbusti.
C. Con poca fatica si guadagna il Balzo del Gatto, ottimo punto panoramico sulle Madonie e sulla lontana nevosa vetta dell’Etna.

D. II sentiero torna sulla pista forestale nei pressi di un cancello, oltre il quale si apre la radura di Piano Pomo. Sulla sinistra sorge un pagliaio, ben restaurato; sulla destra, scavalcando lo steccato, si accede alla macchia degli agrifogli giganti.
Si consideri che l’agrifoglio è una pianta generalmente arbustiva. Trovarla di queste dimensioni (altezza 15 metri, età vicina ai 300 anni) è davvero sorprendente. Il nucleo più compatto è composto da 225 alberi.

Si accede e si passa sotto l’intrico delle ramaglie
che non lasciano filtrare la luce. Questo spazio ombroso veniva usato dai pastori per riparare il bestìame dal cocente sole estivo. Il sentiero prosegue, ora con una una pendenza più sentita, verso il soprastante Cozzo Luminano. L’area è cintata per consentire la ricrescita del bosco ceduo di rovere e faggio. Alcuni begli esemplari danno tono e vigore al paesaggio.
E. A quota 1.499 si raggiunge il culmine; lì accanto è la vetta con una croce. Splendido il panorama su Castelbuono e la costa tirrenica. Discese le balze prative sull’opposto versante si raggiunge in breve un’altra pista forestale.
F. A destra la pista inizia la discesa verso il rifugio (al bivio successivo
tenere a sinistra) presso il quale, avendo prenotato, si può consumare una meritata colazione.
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Salve, ho fatto un’escursione in queste zone e ho scattato foto di qualità medio/alta. Se volete posso passarvele! Vi lascio la mia email.
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