‘Tai roncs dal soreli’

ITINERARIO circolare a piedi nel comune di Tarcento, in provincia di Udine.

Si chiama così in friulano il sentiero ʻNei ronchi del soleʼ. Sta alle spalle di Tarcento, bella cittadina della valle del Torre, nelle Prealpi Giulie. Ricama un bel percorso fra le colline e sui terrazzi – i ronchi – esposti a sud, meglio esposti al sole. Ci sono vigne e poi castagni, case come formiche e belle ville nobiliari.

Schermata 2016-04-24 alle 19.20.30Difficoltà: facile. Durata: 2 ore. Lunghezza: 5,1 km. Dislivello: 150 metri in salita. Segnavia: tacche gialle e rosso; logo con il sole raggiante. Partenza e arrivo: Tarcento. Si raggiunge da Udine seguendo per 14 km la statale 13 (direzione Tarvisio); seguendo poi a destra le indicazioni per altri 4 km. Coordinate GPS di partenza: 46°12ʼ43.6”N – 13°12ʼ53.2”E (Map Datum Eur 50).
Dove dormire: Agriturismo La Poce des Stries, Montegnacco (a 6 km),  0432.881343.  Dove mangiare: Osteria ʻDa Pulzutʼ,  0432.784233. Contatti utili: Turismo di Tarcento, p.za Roma, 0432.780642. Pubblicato su AIRONE. ©Albano Marcarini.2016

rondineA Tarcento il sentiero prende avvio dinanzi a Villa Pontoni (parcheggio), sede della Comunità Montana. Si imbocca la via che sale fra due lunghe mura verso Villa Angeli, un bellʼedificio un tempo circondato da un lussureggiante orto esotico. Ora si segue Via Riviera (pannello del sentiero) che sfila sotto lʼaltura del Castellaccio. La sua torre diruta, così ridotta dopo la rivolta contadina del 1511, è il simbolo di Tarcento. Le rondini (nel disegno) che vi volano attorno annunciano la primavera.

Più avanti la strada asfaltata si trasforma in sentiero e attraversa unʼincantevole fascia di vigne e di frutteti, felicemente esposti al sole. Per questo la zona è detta ʻla Rivieraʼ.

Ronc
La Riviera

Si torna per breve tratto su asfalto per poi entrare nel castagneto. Si risale il versante in ombra della collina per spuntare sul crinale, presso la scalinata che, con una breve deviazione, mette al colle del Castello superiore, non più esistente. Il luogo però è sommamente panoramico.

Spizzot
I Musi

Tornati sulla strada si procede per poche decine di metri verso la chiesa di Coia. Prima di arrivarvi si piega a destra, fra due villini, e si affronta la parte in discesa dellʼitinerario. Di fronte, fra i filari di vigna, si gode un bel colpo dʼocchio sulla catena dei Musi.

BachecaLa discesa approda presso un guado. Attenzione! Si trascura il ponticello sulla sinistra, si guada il primo rio e, dopo alcune decine di metri, il secondo, più corposo, rintracciando, sullʼaltra sponda, una rampa carrabile. Questa porta con poco sforzo a Bulfons (ristoro).

Si scende Via Coia fino alla bacheca del sentiero. Qui si piega a destra; si guada di nuovo il rivo. Ora si affronta il ʻTroi dai todescsʼ (sentiero dei tedeschi) che sbuca fra le villette di B.go Intrich. Rispettando il segnavia si prosegue per sentieri campestri fino a tornare nellʼabitato, allʼaltezza di Villa Angeli, a pochi passi da dove si era partiti.

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