EuroVelo (European Cycle Route Network) è il più avanzato progetto di una rete ciclabile continentale, in un certo senso paragonabile alle altre grandi reti infrastrutturali, stradali e ferroviarie. Sostenuto da ECF (European Cyclists’ Federation) con la collaborazione delle associazioni ciclistiche nazionali, mira alla costruzione di 17 itinerari europei per una lunghezza totale di oltre 90 mila km. Si tratta, in altre parole, di incorporare in rete i percorsi esistenti o in progetto con lo scopo di stimolare la scoperta dell’Europa su due ruote, di condividere e armonizzare gli standard costruttivi e le buone pratiche nazionali. Non è operazione né facile né immediata: richiederà tempo. Gli standard di EuroVelo sono rigidi, ma assicurano un livello di qualità. Fra questi si possono citare: continuità del percorso, eliminazione di ostacoli, separazione dal traffico motorizzato, pavimentazione ottimale, segnaletica unificata, preferenza verso tracciati secondari ecc. Quest’ultima esigenza è vitale per il successo di EuroVelo: solo il 14% della lunghezza della rete utilizza strade con alta densità di traffico veicolare, percentuale che in futuro dovrà scendere ancora.

Alcuni itinerari EuroVelo sono ripaganti viaggi nel Vecchio Continente e ispirano legami fra lingue e culture. Come non farsi sedurre, ad esempio, dall’itinerario EuroVelo 13 ‘Iron Curtain Trail’, vale a dire la Ciclovia della Cortina di Ferro: 10.400 km lungo l’ex-confine militare che divideva l’Europa prima del Terzo Millennio. Una fascia che va dal Mar di Barents a nord al Mar Nero a sud e che per la sua natura strategica – una spopolata terra di nessuno – è divenuta ora un corridoio ecologico di eccezionale importanza, rifugio di fauna e flora.
Tre itinerari EuroVelo interessano l’Italia: il 5 ‘Via Romea Francigena’,da Londra a Brindisi, di 3900 km; il 7 ‘Strada del Sole’, da Capo Nord a Malta, di 7409 km; e l’8 ‘Rotta Mediterranea’, da Cadice a Cipro. Tutti interessano il territorio lombardo. Provenendo da Canterbury, in Inghilterra, EuroVelo 5 ripercorre l’itinerario romeo toccando Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania e Svizzera. Entra in Italia a Chiasso, scende a Milano e giunge a Pavia dove si raccorda con l’altra provenienza Francigena (non EuroVelo) del Passo del Gran San Bernardo (o di Sigerico) e del Moncenisio. L’ultima parte del percorso costeggia la sponda sinistra del Po e quindi lo varca a Piacenza per proseguire verso Roma. Questo itinerario in Italia è inglobato nella rete Bicitalia con la denominazione BI3. Il numero 7, connessione Nord-Sud Europa, tocca la Lombardia per un breve tratto in provincia di Mantova, provenendo dal Brennero per puntare verso l’Appennino. Nella rete Bicitalia è l’itinerario BI1 Ciclovia del Sole. Infine il percorso 8 ‘Rotta mediterranea’ riguarda l’asta del Po, ripreso dall’itinerario BI2 ‘Ciclovia del Po’ di Bicitalia. Propone tracciati sulle due sponde del grande fiume. Quello in sponda sinistra interessa per lungo tratto la Lombardia, dalla Lomellina al confine con il Veneto. Quello in destra, la fascia di pianura dell’Oltrepo’ Pavese e l’Oltrepo’ Mantovano. Magra consolazione constatare, secondo l’ultimo Rapporto EuroVelo 2021, che tutti gli EuroVelo italiani sono ai più bassi livelli di idoneità e realizzazione: solo il 20% dei percorsi complessivi, che ci pone al 24° posto fra i Paesi europei. Il sito web di riferimento è: https://en.eurovelo.com
Albano Marcarini 2024


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