Maggiore, ma non grande!

Itinerario a piedi sull’Isola Maggiore, nel Lago Trasimeno, in provincia di Perugia.

Mi piacciono le isole, le piccole isole. Chi è abituato a viaggiare su vasti territori, apprezza a volte luoghi più circoscritti, dal perimetro definito, dove soddisfare il suo desiderio di conoscenza, senza nulla tralasciare. Come un bel libro, letto dalla prima all’ultima riga. Le isole dei laghi sono le più intriganti, perchè hanno un doppio confine, la loro sponda che è dentro un’altra sponda che è l’orizzonte della terraferma.

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Isola Maggiore, nel comune di Tuoro sul Trasimeno, si raggiunge in battello da Passignano al Trasimeno, da Tuoro e da Castiglione del Lago. Le frequenze e i giorni di servizio variano però a seconda della stagione. Per avere gli orari aggiornati basta consultare il sito dell’Azienda Perugina della Mobilità: www.umbriamobilita.it – Il costo del biglietto di sola andata è di 4 Euro. Per saperne di più sull’isola è utile la guida Isola Maggiore, edita dalla Pro Loco.

I RISTORANTI – 1. All’Antico Orologio (Isola Maggiore, via Guglielmi 11, tel. 075.8254211). Crocchette di pesce, anguilla al tegamaccio, tagliolini al persico… tutto secondo la tradizione della cucina di pesce di lago. Da 30 Euro.

2. L’Oso (Isola Maggiore, via Guglielmi 39, tel. 075.8254255). Ci si può permettere anche una tranquilla serata al lume di candela; il ritorno in terraferma è garantito con la barca dei proprietari.

3. Sauro (Isola Maggiore, via Guglielmi 1, tel. 075.826168). A tavola con i vini DOC Colli del Trasimeno e con il Tegamaccio umbro. Da 30 Euro. In questo esercizio (www.hoteldasauro.it) si alloggia in camera doppia con colazione a 70 Euro.

L’ALLOGGIO – 1. Casa Vacanze Ida (Isola Maggiore, via Gugliemi 39, tel. 075.8254255, www.casavacanzeida.com/ida). Per brevi o lunghe permanenze sull’isola, in piccoli appartamenti. Monolocali giornalieri a partire da 40 Euro, per una settimana a partire da 210 Euro.

2. Kursaal (Passignano sul Trasimeno, via Europa 24, tel. 075.828085). Si respira aria di vacanza in questo classico albergo del Trasimeno, giusto vista lago e a poca distanza dall’imbarcadero. Camera doppia da 90 Euro. 

Itinerario pubblicato su BELL’ITALIA, numero 289, maggio 2010. © 2016 Albano Marcarini.

Ci sono diverse isole nei laghi italiani. A Montisola, nel Bresciano, vi ho già accompagnato (http://www.sentieridautore.it/sentieridautore.it/41.Montisola.html). Questa volta faremo una capatina sull’Isola Maggiore, nel Lago Trasimeno, che si dice il più antico lago italiano, formatosi circa due milioni di anni fa con la caratteristica di essere un bacino ‘chiuso’, cioè senza afflussi e deflussi naturali, forse destinato fra qualche millennio alla scomparsa. Nell’attesa, saliti a bordo del battello che nella bella stagione fa la spola con Passignano, godiamoci la leggera brezza e il morbido profilo dei colli umbri, dove Annibale, un fatidico giorno del 217 a.C., diede ai Romani la più tremenda disfatta della loro storia.

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Il borgo

A prua sto accanto a turisti curiosi di vedere un’isola dove la vita scorre in modo diverso dalla terraferma. Senza auto, per esempio. L’isola non è la ‘maggiore’ del lago, nonostante il nome: Polvese, l’altra, è grande più del doppio. Un tempo ricetto di pescatori, oggi vive di turismo domenicale. Nella sua storia è sempre stata abitata. Le sue fortune sono dipese dalle condizioni ambientali del Trasimeno, ovvero dal livello delle acque che nel corso dei secoli variando, anche di pochi metri, ha reso facile o difficile la vita dei suoi abitanti come quando nel XII secolo si dovette spostare il suo porto, da un punto a un’altro. Dai suoi sedici moli si scaricava il pesce che poi si esportava in gran quantità a Perugia. La pesca avveniva con tecniche strane. Specie di trappole di canne, dette ‘tuori’, infisse nell’acqua a centinaia, dove i pesci, attratti dalla somiglianza con la vegetazione palustre finivano per cadere. Fra il Trecento e il Cinquecento, Isola Maggiore fu talmente ricca da permettersi di ospitare i migliori artisti dell’epoca per decorare tre chiese, cinque cappelle delle confraternite, più il convento dei Francescani.

IMG_0550Prima dell’approdo, il battello circoscrive gran parte dell’isola e, sulla punta meridionale, passa dinanzi alla ridondante villa Guglielmi, residenza eclettica di un nobile romano, innalzata nel 1891 sugli avanzi del convento. Questa famiglia aprì una scuola e introdusse nell’isola l’arte del ricamo, attività tuttora viva e vivace. Si sbarca di fronte al piccolo abitato e fatti pochi passi si arriva nella via principale, parallela alla sponda. Un’atmosfera un po’ irreale. Non solo per la mancanza di veicoli, ma anche per la veste vernacolare degli edifici, privi di ogni contaminazione moderna, quasi posticcia: pietra su pietra, come sempre è stato. Tutto si conta a passi, tutto sta in un solo sguardo, rapito e compiaciuto: da un lato la chiesa del Buon Gesù con accanto la leziosa Casa del Capitano del Popolo; dall’altro la palazzina delle Opere Pie con il Museo del Merletto; in fondo un bel palazzetto medievale con due finestre ad arco; e sotto i piedi una solida mattonata a richiamare le calde cromie naturali.

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Il campanile della Chiesa di S.Salvatore

Non c’è da seguire un’itinerario preciso. Si va da un capo all’altro dell’isola in meno di mezz’ora. Importante è salire sulla cima, dove sorge, in bella evidenza fra gli ulivi, la pieve intitolata a S.Michele Arcangelo, semplice aula con campanile a vela impostato sulla facciata. L’interno vi coglierà di sorpresa per via del rivestimento affrescato, con opere che scorrono con meticolosità dalla fine del XIII secolo fino all’inizio del XVI. Soggetti di grande raffinatezza dove sono richiamati, come una sorta di piccolo atlante, tutte le migliori scuole pittoriche della regione: seguaci di Giotto e di Cimabue, imitatori di Piero della Francesca, del Pinturicchio e del Perugino.

Probabilmente salendo o scendendo dalla collina vedrete anche la chiesuola di S.Salvatore, antica anch’essa ma dove l’interesse non è alle pitture bensì ai rilievi scolpiti del portale in pietra, rudimentali quel basta per assegnarli alla seconda metà del XII secolo. La si dice apparentata con la pieve di Confini a Tuoro, paese che sta sulla sponda settentrionale del lago; in effetti i due edifici si legano direi quasi visivamente. Ci sono diverse altre memorie storiche da apprezzare, ma è facile essere rapiti dalla serenità del luogo. Il vostro incedere si farà via via più indolente e infine non potrete fare a meno di concedervi una lunga siesta dall’ombra degli ulivi. Con una sola avvertenza: non dimenticate l’ora di partenza dell’ultimo battello. Se poi vi sfugge, pazienza, sull’isola si trova sempre un soffice letto.

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La pieve di S.Michele

 

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Dieci escursioni a piedi e in bici sui treni regionali sui colli del Trasimeno, sulla strada del Procaccia, sul sentiero della casa del vento, sul Monte Subasio, nella Valle Umbra, sulla Spoleto-Norcia, a Greccio, sulla strada dei Patricani.

Albano Marcarini. Umbria, Leonardo International, 2002, 96 pagine con foto, mappe e acquerelli, formato 15 x 21 cm. – 8,00 euro – Acquista

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