Il Giro dei santuari nel Biellese

(Immagine di apertura in AI) Il Biellese è un territorio d’eccellenza per la ciclabilità. La sua bellezza merita un’attenzione particolare, attenzione che per diversi anni ha fatto presa sul Giro d’Italia. La corsa rosa, più volte, si è presentata a Biella e ancor più nella vicina Oropa con i suoi campioni, a partire dalla memorabile impresa di Marco Pantani nel 2009. Attardato all’inizio della salita al celebre santuario da un salto di catena riuscì d’impeto a risalire posizioni e a riportarsi in testa vincendo la tappa. In cinque chilometri aveva ripreso e superato 48 corridori!

Lo slogan ‘A Biella la bici è di casa’ è seducente e fa ben sperare nella futura apertura di percorsi protetti per ora accessibili solo in modo virtuale utilizzando le tracce gpx. Il sito web www.giroabiella.it è in questo senso il più completo e affidabile. Propone 8 itinerari cicloturistici più uno urbano in Biella e 7 percorsi per mountain-bike. Fra gli itinerari spicca il Giro dei santuari che si sviluppa per gran parte sulla Panoramica Zegna, ritenuta a buon diritto una delle più belle strade del Piemonte e fra le più belle d’Italia per sviluppo, altimetria e attrattive.

Nelle Prealpi Biellesi si annoverano quattro importanti santuari, luoghi di antica devozione popolare: Graglia, Oropa, S.Giovanni d’Andorno e la Madonna della Brughiera a Trivero. Questo giro li collega tutti su un tracciato esaltante e spettacolare, vero balcone fra i monti e la pianura. Richiede fatica, va detto, poiché il dislivello supera i 2000 metri, e la distanza è pari a 64.3 km, ai quali vanno aggiunti i tratti di collegamento se si vuole partire da Biella in modo da realizzare effettivamente un anello. Occorrono un po’ di allenamento e un approccio tranquillo, oppure se proprio volete, una buona e-bike. Da non sottovalutare un pernottamento intermedio così da destinare all’escursione un week-end.

Si attraversa in lungo la fronte prealpina a una quota media quasi sempre superiore ai 1000 metri e un culmine alla Galleria Rosazza a 1485 metri.  La direzione indicata, da Graglia a Trivero, prevede pendenze minori rispetto a quella opposta. Strada, come detto, piacevolissima, e nel primo tratto, da Graglia alla Val Cervo, in pratica priva di traffico automobilistico. Panorami superlativi che per lo stupore, personalmente, mi hanno fatto quasi perdere il controllo del mezzo.


SCHEDA TECNICA

GRAGLIA – OROPA – ROSAZZA – BIELMONTE – TRIVERO

Itinerario lineare sulle Prealpi Biellesi su strade provinciali asfaltate.

Partenza: Graglia (alt. 582). Si raggiunge da Biella seguendo la strada provinciale  500 di Occhieppo per 9 km. Arrivo: Santuario della Madonna della Brughiera a Trivero (alt. 796). Il ritorno a Biella avviene lungo le strade provinciali SP 232 e 300 (25.5 km). Nel complesso, se si intende partire e arrivare a Biella, l’anello misura 98.8 km.

Lunghezza: 64.3 km. Dislivello: 2120 metri. Altezza massima raggiunta: 1503 m al km 27.7 (Galleria Rosazza) Tempo di percorrenza (15 km/h): 5h 30’ Tipo di strada: strade provinciali. Fondo: asfalto. Mezzo consigliato: bici da strada, bici da turismo, e-bike. Quando andare: da aprile a fine ottobre. Difficoltà: alta, per il dislivello complessivo da superare e la pendenza di alcune salite. Segnaletica: assente.

La buona tavola: Le tre civette, Via del Santuario, 70, 13895 Graglia BI, 015 442310; Ristorante Fornace, Via Santuario D’Oropa, 480, 13900 Biella BI, 015 245 5922; Antica Locanda Galleria Rosazza, Via Federico Rosazza, 13812 Rosazza BI, 015 8853220; Locanda Bocchetto Sessera, Regione Bocchetto Sessera, 13811 Tavigliano BI, 015 744115; Il castagneto, Frazione Brughiera, 1, 13835 Trivero BI, 015 715 8175.

Il buon riposo: La Bossola, Regione Bossola, 13, 13896 Netro BI, 015 442291; Albergo San Giovanni, 13812 Ospizio San Giovanni BI, 015 60029; Albergo Ristorante Bucaneve, Strada Panoramica Zegna, 232, 13824 Veglio BI, 015 744184; Cascina Il Faggio, Borgata Brughiera 5, 13822 Mosso Santa Maria BI, 392 082 2366.

Assistenza: Free Bike, Corso Giuseppe Pella, 15, 13900 Biella BI, 015 31807; Cicli Bertinetti, Via Trieste, 47, 13900 Biella BI, 015 406587.

Info: Atl Biella, Piazza Vittorio Veneto, 3, 13900 Biella BI, 015 351128; Ecomuseo di Bagneri, loc. Bagneri, 015.29285.

Web: www.giroabiella.it dove l’itinerario è proposto in forma di circuito della lunghezza di 135 km.


COSA VEDERE SUL PERCORSO

Il santuario di Graglia. Dedicato alla Madonna di Loreto, fu iniziato nel 1659 con la consulenza dell’architetto militare di casa Savoia, ma il suo compimento fu opera di Bernardo Antonio Vittone nel 1765 con la grandiosa cupola alta 38 metri. All’origine il progetto era ancor più ambizioso: 100 cappelle disposte su un Sacro Monte fra Graglia e il Colle San Carlo. Ne furono realizzate quattro.

Il monastero della Trappa. Lo si intravede fra i prati, sotto il Tracciolino. È una grandiosa costruzione in pietra, realizzata nella seconda metà del Settecento. Ospitò una comunità di monaci trappisti in fuga dalla Rivoluzione Francese.  Oggi è sede dell’Ecomuseo della Tradizione costruttiva e foresteria dove in estate, su prenotazione è possibile pernottare. 

Oropa. Eusebio, vescovo di Vercelli, scopre in Palestina nel 355 d.C. tre statue della Madonna e le trasporta in Italia. Una di esse finisce nascosta fra le rocce dei monti d’Oropa. Siamo nel 369. Il trascorrere dei secoli vide un incessante cantiere destinato a ingrandire sempre di più il luogo sacro. Oggi, in un grandioso scenario alpino, si accede a una ‘cittadella della fede’, composta da cortili e monumentali edifici, per lo più databili fra il XVIII e il XIX secolo. Il suo Sacro monte di Oropa comprende diciannove cappelle con statue a grandezza d’uomo raffiguranti scene del Vangelo. La loro costruzione iniziò nel 1620 e dal 2005. Oggi appartiene al regesto Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.

Oropa

Galleria Rosazza. Si tratta della prima galleria – credo al mondo – costruita per il transito delle biciclette, ma nel… 1897, quando ancora non circolavano auto. Fu ideata e finanziata dal senatore Federico Rosazza, singolare figura di capitano d’industria e mecenate, con l’obiettivo di facilitare i collegamenti fra la Val Cervo e Oropa. Lunga 397 metri, con una larghezza di 4.50 metri, si trova a 1488 metri d’altezza. Pare che l’ispirazione all’opera fosse venuta dietro indicazione dell’occultista Giuseppe Maffei, stretto amico del senatore. Assieme alla galleria, con i due portali decorati da strane simbologie esoteriche, si realizzarono varie opere ‘di abbellimento’ lungo la strada d’accesso: un tempietto, l’edicola del riposo e una locanda. Osteggiato dagli ambienti ecclesiastici per i suoi legami con la massoneria, nonostante la nuova galleria facilitasse i pellegrinaggi fra i santuari biellesi, Rosazza si spense nel 1899 dopo aver lasciato nel suo paese natale, in Val Cervo, numerose altre opere filantropiche.

Santuario della Brughiera. Punto di arrivo in una splendida radura prativa. Una pastorella muta ritrovò la voce dopo l’apparizione della Madonna e per ringraziamento sorsero due chiese: l’antica, del XVI secolo, ad aula unica con un grande portico; la nuova, del XVII secolo, contenente un’ancona lignea raffigurante l’Adorazione dei Pastori, del cremasco Gian Giacomo Barbelli.

Panoramica Zegna. Ermenigildo Zegna, conte di Monterubello, decise nel 1937 di tracciare sulle montagne del Biellese una strada tutta nuova. Il noto industriale aveva intuito che una strada, da opera ingegneristica, poteva trasformarsi in strumento di politica territoriale. Avrebbe contribuito al rimboschimento sopra Trivero e sarebbe servita da appoggio per il presidio della montagna. Infine forniva il prezioso canapo dove inanellare le sue opere filantropiche: una Colonia Alpina, una scuola alberghiera, un istituto per l’infanzia abbandonata, alloggi per le maestranze e impianti sportivi. Oggi, la Panoramica Zegna si sviluppa per 65 km e abbraccia la cornice delle Prealpi Biellesi, da Trivero a Andrate, passando per Oropa e per il santuario di Graglia. Già assunta dallo Stato nel 1963 come strada statale 232 fa oggi parte del patrimonio provinciale; corre fra 800 e 1500 metri d’altezza in uno spettacoloso paesaggio montano e comprende anche tratti di altre strade storiche come quella costruita fra il 1889 e il 1897 dal senatore Federico Rosazza.

©AlbanoMarcarini2024


Questo itinerario fa parte di PIEMONTE BIKE, la guida completa agli itinerari, piste ciclabili, ciclovie e ciclostrade del Piemonte: 75 itinerari, 5600 km di strade mappate.

Albano Marcarini, PIEMONTE BIKE, Ediciclo editore, 352 pagine, con mappe, altimetrie, foto, schede tecniche e descrizioni dei percorsi, tutte le tracce GPX scaricabili, 25 euro

Disponibile su: https://www.ediciclo.it/it/libri/dettaglio/piemonte-bike/


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