Nelle terre di Rambaldo a Susegana

Scansione 1Itinerario in mountain-bike o e-bike sulle colline retrostanti Susegana, in provincia di Treviso.

Il Collalto è una regione di morbide ondulazioni sulla sinistra del Piave, poco prima che il fiume sbocchi nella pianura veneta nei pressi di Susegana (Treviso). Prende il nome dal castello, che con quello vicino di San Salvatore, presidia dal Medioevo tutti i passaggi fra le due sponde. Da Collalto prese anche il nome la famiglia che ebbe in feudo queste terre e che ebbe come figura di maggior spicco il conte Rambaldo VIII. I due castelli figuravano in passato fra i più vasti e muniti dell’Italia settentrionale ma ebbero a subire gravissimi danni durante la Grande Guerra. Nella battaglia del Piave le artiglierie italiane colpirono più volte le posizioni austro-ungariche lì asserragliate. A San Salvatore andarono perduti gran partè del mastio con i palazzi comitati e la cappella affrescata. I restauri del dopoguerra riuscirono solo in parte a ricreare l’aspetto originario che nei secoli precedenti né le armate del re d’Ungheria né le truppe imperiali erano riuscite a scalfire.

Collalto.acq
Il castello di S.Salvatore.

L’itinerario parte da Susegana e tocca i due castelli lungo la bellissima strada panoramica del colle della Tombola, in parte ancora sterrata. Il mezzo ideale è la mountain-bike o la e-bike, con cui si possono affrontare senza pena i tratti in salita. Uno di questi ci attende appena lasciata Susegana: è un bel viale di ippocastani che guadagna lo spalto del castello di San Salvatore, in realtà un vero e proprio borgo fortificato, iniziato nel XIV secolo. Possiede una doppia cinta murata: la prima racchiude il borgo che serviva un tempo da rifugio ai contadini; la seconda quel che rimane dei palazzi comitali e della rocca. Dopo l’annessione del Friuli a Venezia, nel 1420, si stemperò la funzione difensiva e il castello si ridusse a semplice, sebbene sontuosa, dimora signorile. San Salvatore è ancora di proprietà della famiglia originaria ed è sede di un’attiva azienda vitivinicola.

Ora la strada segue con un dolce andamento la china del colle, con ampie vedute sulla pianura e sul greto del Piave. Il paesaggio, sopra l’orizzonte dei vigneti, alterna declivi prativi e macchie boschive. Isolati casali spuntano fra i poggi. Nel punto più elevato del tracciato si aggira il colle della Tombola, alla cui base stava un tempo l’insediamento medievale di Colfosco. Vi resta solo la chiesa, raggiungibile con una breve deviazione: mostra la fondazione altomedievale mentre la parte elevata dell’edificio è attribuibile al ‘500-‘600. Una discesa porta a Collalto. Come a San Salvatore, anche qui una doppia cinta murata racchiude case, chiesa e fortezza. Dalla porta si accede al primo recinto interno, mentre in alto si eleva l’alta torre circondata dalla vegetazione. Si dice di enormi ambienti sotterranei, sfondo di vicende cupe, come quella di Bianca, ancella di corte fatta murare viva dalla castellana Chiara da Camino, gelosa consorte di Rambaldo.

Seguendo via Morgante si guadagna un altro crinale fino all’altura del colle della Guardia. Con largo giro, nel continuo alternare delle vedute, si fa infine ritorno a Susegana.

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Punto di partenza: Susegana, in provincia di Treviso. Si raggiunge dal capoluogo (22 chilometri) seguendo la statale 13 in direzione di Pordenone. In treno si può utilizzare la linea Treviso-Udine (con servizio treno+bici).

Distanza: circa 26 chilometri su strade secondarie asfaltate e, per piccola parte, sterrate. Dislivello: circa 300 metri. Mezzo consigliato: mountain-bike. Periodo consigliato: fino a giugno, da ottobre in poi. Dove mangiare. Ristorante Due Torri, via Collalto centro 9, 0438/981846.

Dove dormire. Agriturismo azienda agricola Conte Collalto, via XXIV Maggio l, Susegana, 0438.435811; info@tenutacollalto.it.

Indirizzi utili: Informazioni accoglienza turistica (Iat) di Treviso, Via Fiumicelli, 30 (presso Camera Commercio I.A.A.), Treviso, 0422/547632, www.visittreviso.it 

©Albano Marcarini 2018 – Pubblicato su Bell’Italia nel 2005.

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Le colline e i vigneti di Susegana

1. Si parte da Susegana seguendo via San Salvatore Dopo la prima salita si giunge al cospetto del castello omonimo, circondato dalle mura. La strada aggira il monumento e prosegue in salita per via Tombola.

2. A un bivio si lascia la breve diversione (250 metri) per la chiesa di San Daniele, sito dell’antica Colfosco, e si procede a destra (via di Collalto], sempre sull’alto del colle. Poco più avanti si raggiunge il culmine per poi scendere velocemente a Collalto.

 

3. Dopo la visita del borgo di Collalto si riprende la via, in salita, in direzione del colle di Guardia, altro culmine del percorso, a 262 metri d’altezza. Deve il nome al termine germanico warda, vedetta. Proseguendo poi lungo via Morganti, senza ulteriore sforzo, si fa ritorno a Susegana.

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