L’antica strada per Esino Lario

LE DIVAGAZIONI DEL VIANDANTE – La viabilità moderna ha costruito strade comode ma ha distrutto i segni dell’antica rete pedonale e mulattiera, particolarmente ricca e articolata nel territorio lariano. Ne dà prova la vallata del torrente Esino, che mette a lago presso Olivedo, dove due antichi percorsi collegavano l’alpestre Esino con il lungolago. Percorsi dimenticati, usati  un tempo dai contadini ma anche dai fedeli per raggiungere le proprie chiese di riferimento, e oggi recuperati grazie all’opera di volontari locali. Sono riemersi così tutti i segni e i luoghi legati a quegli antichi cammini: gesuoli, selciati, ‘pose’ per la sosta, ponti, muri di sostegno, colatoi per le acque ecc. Tutti elementi che rivelano l’alta capacità costruttiva dei nostri antenati e che non devono andare perduti. Questo itinerario permette di seguire i due tracciati, uno opposto all’altro sui due versanti della vallata, in modo da completare un anello con partenza da Perledo.


Itinerario in Val d’Esino sulla sponda orientale del Lario. 

Partenza e arrivo: Perledo. Si raggiunge da Varenna seguendo per 3 km la Sp 65 per Esino Lario. In treno (staz. Varenna) occorre aggiungere 25 min. di salita per raggiungere Perledo per ‘scalotte’.

Tempo: 4 ore e 30 minuti. Dislivello: 460 metri. Condizioni del percorso: sentieri, mulattiere. Un tratto un po’ esposto durante la discesa.

Segnavia: pannelli segnavia.

Dove mangiare: a Esino Lario, ristorante Rosa delle Alpi, Via Adamello 36, 0341.860129.


1. L’itinerario prende avvio a Perledo. Di fianco alla cappella di Santa Lucia, non distante dalla Parrocchiale, si diparte la mulattiera selciata e gradonata per Esino Lario (cartelli). Si sale subito nel castagneto, un bosco che ci accompagnerà per tutta la passeggiata.

2.  Si spunta sulla strada provinciale, presso il Lecc, e la si segue per breve tratto per poi riprendere, a monte, l’antico tracciato.

Il Gesuolo del Crocifisso

3. Si raggiunge il Gesuolo del Crocifisso, posto sul confine fra i territori di Perledo e di Esino Lario. I due affreschi moderni raffigurano San Martino, patrono di Perledo, e San Vittore, patrono di Esino.

4. Si torna sulla provinciale che si segue per circa 2 km.

5. Si entra a Esino Inferiore e si piega a destra seguendo l’indicazione ‘Centro storico’, dal quale si esce, sempre a destra, per Via Cavour. La discesa, su altro bel selciato, mette nel bosco.

6. Ponte in sasso sul torrente Esino e, subito dopo, in basso, la struttura infossata di una ghiacciaia con la sua parete circolare in pietrame. Al bivio successivo si tiene a destra lungo una pista forestale.

La ghiacciaia

7. A un guado, la pista termina e riprende il sentiero che ora discenderà il versante occidentale della valle del torrente Esino, lungo un’altra antica via di collegamento con il lago.

8. Si passa sotto il portico di un secondo gesuolo, simile a quello dell’opposto versante e anch’esso, segno di confine fra i due comuni.

La valle di Esino rivolta al lago

9. Il sentiero raggiunge il crinale che scende verso Vezio e incontra, unendosi, il Sentiero del Viandante. Si scende più rapidamente con alcuni splendidi scorci su Varenna e il centro lago.

10. Vezio. Poco oltre le case, sul poggio, sta il suo castello. L’itinerario prosegue sempre sul Sentiero del Viandante. Arriva al Crott del Pepot, riattraversa il torrente e risale l’opposta pendice.

11. Dopo aver sottopassato il portico di un terzo gesuolo si arriva alla frazione Campallo e, quindi, sempre rispettando il segnavia arancione, si torna a Perledo, da cui si era partiti.


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