Itinerario in e-mtb nella Valle Intelvi, nelle Prealpi comasche.
Oltre a essere un territorio ricco di manufatti artistici e di sapienti esecutori, la Valle Intelvi, compresa fra i bacini lacustri di Como e di Lugano, offre al visitatore un caleidoscopio di paesaggi prealpini, formatisi su rilievi di origine calcarea e su modellamenti dovuti alle espansioni glaciali del Quaternario. Così, alle forre dei torrenti che precipitano nei laghi, si alternano dolci e soleggiati ripiani morenici e rilievi boscosi anche molto pronunciati dalla cui sommità si godono vedute panoramiche di prima grandezza. L’obiettivo di questa escursione in e-mtb ha come obiettivo il Pizzo della Croce, una vetta di 1491 metri d’altitudine posta a separare la svizzera Val di Muggio dalla Valle Intelvi, a non molta distanza dal Monte Generoso, la cima regina della regione dei laghi. L’itinerario, ricavato su strade forestali e con un tratto di salita dove i meno esperti dovranno condurre la bici a mano, mostra diverse attrattive che cadenzano il suo svolgimento: il bellissimo e verdeggiante Pian dell’Alpe; il minuscolo abitato di Erbonne, a ridosso del confine con la Svizzera, dove si visita un singolare Museo del Contrabbando; le ‘bolle’, pozze d’acqua naturali, e le ‘ghiacciaie’, depositi semi-interrati dove in passato si conservava la neve.
L’itinerario, dello sviluppo di 26 km, fa parte del progetto internazionale Alp E-xperience, ideato per stimolare l’offerta turistica con una ciclovia alpina, specifica per la mountain-bike a pedalata assistita. Un fantastico percorso che inizia dal Forte di Bard in Valle d’Aosta e si conclude a Bolzano passando nel cuore delle Prealpi lombarde e delle Alpi Retiche con un particolare sviluppo nel Parco nazionale dello Stelvio. La Valle Intelvi figura come una delle tappe intermedie dove trovare pernottamento, ristoro, assistenza meccanica e punti di ricarica. Alla pagina https://ebike-alpexperience.eu/it/mappa del relativo sito web è possibile conoscere nel dettaglio il tracciato completo e le sue strutture di servizio. In Lombardia il progetto è curato da ERSAF, l’ente regionale preposto alla gestione delle foreste.
Itinerario in e-mtb nella Valle Intelvi, nelle Prealpi comasche.
Partenza e arrivo: San Fedele d’Intelvi. Si raggiunge da Como utilizzando la strada statale 340 ‘Regina’ fino ad Argegno, quindi la Sp 13.
Distanza: 26 km. Su sterrato: 35%.
Tempo di percorrenza. 2 ore.
Dislivello: 940 metri.
Dove mangiare: lungo il percorso si incontrano tre punti di ristoro dove è consigliabile prenotare: Osteria del Valico, 031.3311013; Rifugio Giuseppe e Bruno, 031 830235; Baita d’Orimento all’alpe omonima, 031.830412.
Dove dormire: Agriturismo Alpe Gotta, situato fra i pascoli dell’alta valle offre ristorazione e alloggio, da aprile a ottobre, 335.5480565. A San Fedele d’Intelvi si consiglia il B&B Il Maiale Bianco, situato in un villino in stile ‘inizio ‘900’, circondato da un giardino storico, camera doppia a partire da 85 euro.
Assistenza e noleggio e-mtb: E-bike Valle Intelvi, Via Provinciale 30, San Fedele d’Intelvi, 338.4512989 (40 euro noleggio di una e-bike per una giornata).
Info: Turismo valle Intelvi, Largo IV Novembre, San Fedele Intelvi, 031.832498.
Altre info: Il Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando a Erbonne è gestito dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia Sezione “Alceo Salvini”, ai quali occorre rivolgersi per la visita, 333.2384179.
TRACCIA GPX disponibile su: https://www.komoot.com/tour/1339084223
©2023albanomarcarini
Alcuni consigli per rendere piacevole l’escursione e senza rischi:
- utilizzate sempre abbigliamento e calzature adeguate per camminare o pedalare a lungo e con ogni tempo;
- camminare o pedalare in solitaria è bello, in compagnia è meglio e più sicuro;
- controllate le previsioni meteo della zona, prima di partire;
- tenete con voi una buona scorta d’acqua e qualche barretta energetica;
- se, prima di partire, entrate in un bar o in un negozio, idem in un rifugio, in zone isolate, lasciate detto discorrendo dove siete diretti;
- in estate utilizzate creme per la pelle e contro gli insetti;
- in bicicletta provvedete agli attrezzi per riparazioni d’emergenza, comprese le forature;
- l’uso del GPS è consigliato, ma sempre in supporto a una cartografia cartacea;
- qualora, lungo un sentiero, non notiate più il segnavia, non insistete ma tornate a ritroso e riprendete dall’ultima segnalazione vista.

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- San Fedele d’Intelvi. Si prende avvio da San Fedele d’Intelvi, dove si trovano tutti i servizi d’appoggio al ciclista, compreso un centro di noleggio e-mtb. Dalla provinciale 13 che attraversa l’abitato in direzione Lanzo d’Intelvi, si devìa a sinistra sulla provinciale 15 in direzione Casasco, iniziando su asfalto la lunga e dolce risalita verso Pian dell’Alpe.
- Casasco d’Intelvi. Casasco è una frazione del comune esteso di Centro Valle Intelvi. Transitandovi si ammira la compattezza del centro storico di derivazione rurale ma con diversi palazzi appartenuti ai vari blasoni locali. Si può consigliare, se accessibile una visita all’oratorio della Vergine del Carmelo, nella parte bassa dell’abitato, per ammirare la ricchezza e il pregio delle decorazioni e degli apparati barocchi, comuni peraltro a molti altri edifici religiosi della valle.
- Pian dell’Alpe. È una splendida distesa di prati a quasi 1000 metri d’altitudine che fa da spartiacque fra il bacino del T. Telo, il principale corso d’acqua della Val d’Intelvi, e la Val di Muggio, la cui testata appartiene all’Italia. Dall’alpe si può raggiungere, sempre in e-mtb, il Rifugio Prabello, sotto la curiosa cuspide del Sasso Gordona, o anche svalicare in Svizzera al Passo Bonello.
- Erbonne. Il percorso raggiunge Erbonne, una sorta di ultima Thule italiana, a pochi metri dal confine con la Svizzera, segnato dal solco del torrente Breggia. A lungo semi-abbandonato, conosce oggi una nuova vita con il restauro delle case in pietra e della locale chiesuola, con una locanda, allocata nella ex-scuola, e con il Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando, allestito in un ex-posto di guardia dei militari. È una collezione di oggetti e di memorie sull’attività che per decenni ha costituito una risorsa economica aggiuntiva, seppure illegale, per la popolazione. Curiosamente, per un’antica questione di proprietà contadine, una parte della popolazione di Erbonne possiede tuttora nazionalità elvetica.
- Ermogna. Terminato l’asfalto, da Erbonne si punta ora verso la conca di Ermogna, percorrendo una delle tante strade a fondo naturale di servizio alle ‘alpi’, dove in estate dimoravano gli animali. Qui si notano una ‘bolla’, una larga pozza alimentata dalle acque piovane per abbeverare gli animali e una ‘nevera’, usata come cantina per conservare carni e salumi grazie alla neve che al suo interno si conservava durante tutta l’estate.
- Rifugio Giuseppe e Bruno. Più avanti si torna su una strada sterrata che sale con impeto a questo rifugio, tradizione luogo di ristoro, a quota 1179 Ora si affronta il tratto più impegnativo: il tracciato si restringe a sentiero e raggiunge un primo punto panoramico a quota 1347. Poi seguendo sempre la traccia attraverso i prati in ripido pendio, si affronta l’erta che giunge sulla vetta del Pizzo della Croce.
- Pizzo della Croce (alt. 1491). Si presenta come un largo e piatto dosso erboso, indicato da una croce in ferro, da cui si dominano gran parte della Valle Intelvi, i Monti Lariani e uno scorcio del Centro e Alto Lario, la Val di Muggio e il fronteggiante Monte Generoso. Fu una delle prime montagne lombarde a essere attrezzate per lo sci con la posa di una slittovia nella prima metà del Novecento.
- Bocca d’Orimento. Proseguendo oltre al vetta si scende (cautela!) A questo snodo di vecchi percorsi rurali. Nell’accogliente rifugio non manca mai un piatto di polenta ‘uncia’, variamente accompagnata da carni e selvaggina, per recuperare la fatica affrontata. Dopodiché non resta che puntare verso San Fedele d’Intelvi con l’ebbrezza di una vorticosa discesa su asfalto.









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