I sentieri del Patrimonio nel Parco nazionale Val Grande – 6.Cicogna

I Sentieri del Patrimonio vi accompagnano a visitare i dieci comuni del Parco Nazionale Val Grande che, uniti nell’Associazione Comuniterràe (comuniterrae.it) hanno dato vita all’Ecomuseo delle “Terre di mezzo”.

Sono undici percorsi “del tempo e dello spazio”, dei quali qui vi presento quello dedicato a Cicogna. Si compone di una tavola con un itinerario di visita a piedi (in colore rosso) e con alcuni miei acquerelli presi durante il sopralluogo. Sono villaggi incantevoli, lontano dalle strade più battute, che rivelano ancora l’atmosfera dei tempi passati e una giusta armonia fra uomo e natura. Sono sentieri facili e ben tracciati, percorribili in ogni età. Sono certo che vi faranno passare una ripagante giornata all’aria aperta.

Albano Marcarini ©2024

Dimora tradizionale in pietra a vista e ballatoio ligneo

Cicogna, la piccola capitale del parco, viene nominata per la prima volta nel 1284 come “corte” di Cossogno e Ungiasca, con poche case tutte uguali e una Cappelletta con campana in località Pozzolo, documentata nel Catasto teresiano del 1772 ove sono evidenziati anche i terrazzamenti. Con il crescere degli abitanti venne edificata l’attuale Chiesa dedicata alla Madonna di Caravaggio che divenne parrocchia nel 1768. Divenuta insediamento stabile Cicogna raggiunse i 700 abitanti nel 1929, e fu semidistrutta con il rastrellamento nazifascista del giugno 1944, accelerandosi così quello spopolamento che la portò ad avere poco più di una decina di abitanti alla fine del secolo scorso, oggi saliti ad una ventina grazie a nuove attività indotte dal parco. Il tempo sospeso ha mantenuto intatta la matrice rurale del suo nucleo abitato e del suo intorno, entro i quali si sviluppa il Sentiero del patrimonio. 

L’abitato, con ancora i segni dei bombardamenti, conserva grandi e piccoli reperti, dalle architetture rurali alle cappelle devozionali, al “gioco del filetto” inciso su una soglia di una casa, dall’antico pozzo in via Roma,  alla fontana del liun in p.zza Mugnana. Negli intorni sono i muri in pietra a secco a dare il valore delle grandi superfici terrazzate e dei sesti di impianto della castagnicoltura come a Cascé (ove è anche una “pila” scavata in un trovante che serviva per sbucciare le castagne e pilare l’orzo), mentre sul sentiero per l’Alpino è ancora ben conservata una Cà d’la grà per l’essicazione delle castagne e, poco oltre il “Roccolo” con il muro dove veniva praticata l’uccellagione.(Testo di Tullio Bagnati)


Il lavatoio

Albano Marcarini, ATLANTE DEI SENTIERI DI CAMPAGNA – 2.Liguria Riviera di Levante, Ediciclo 2024, 186 pag.

La fortunata collana illustrata di Albano Marcarini, Atlante dei sentieri di campagna, prosegue con un titolo dedicato alla Liguria e, in particolare alla Riviera di Levante. Quale luogo migliore in Italia per passeggiare fra mare e montagna, fra quieti e silenziosi villaggi oppure nelle ombre delle pinete e della macchia mediterranea. Come nel volume precedente, dedicato alla Lombardia, l’autore accompagna il lettore con un testo narrativo, mappe dettagliatissime, foto e un prezioso corredo di acquerelli. Nella Liguria di Ponente, Marcarini propone 27 itinerari da assaporare con lentezza e meditazione: dall’entroterra di Genova alle vallate dell’Oltregiogo, dal Golfo del Tigullio al Promontorio di Portofino, dalle Cinque Terre alla Val di Vara. Un abbraccio di storie di natura e di genti, marinai o contadini, a cavallo fra la terra e il mare. – SPEDIZIONE GRATUITA Albano Marcarini, ATLANTE DEI SENTIERI DI CAMPAGNA – 2. Liguria: Riviera di Levante, Ediciclo 2024, pagine 186, con foto, mappe, acquerelli.

29,00 €


Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑